A un anno dalla nascita…
Il calendario ha segnato la fine del 2010 e l’inizio del nuovo anno.
Durante questi primi dodici mesi di attività l’impegno è stato grande: l’azienda agricola finalmente costituita ha iniziato a muovere i primi passi con tutta l’insicurezza e i timori di un neonato acquistando però giorno dopo giorno forza, uscendo dall’ombra e incominciando timidamente a proporsi e a proporre le essenze grazie a serate, mercatini, pubblicità e contatti.
All’inaugurazione di Luglio è arrivata molta gente e per me far visitare i campi di lavanda, poter spiegare il lavoro che c’era dietro alle coltivazioni, far vedere il laboratorio di distillazione è stata veramente una gioia profonda.
Trovare negli sguardi e nelle domande delle persone un’attenzione e un interesse sincero per il mio lavoro mi ha aiutato a capire quanto sia viva la voglia di condividere una passione che
non è solo l’amore per la Natura ma anche il desiderio di far star bene le persone grazie alle essenze che le piante donano generosamente.
Quando faccio respirare un’acqua aromatica a qualcuno, mi rendo conto che si sta stabilendo una relazione particolare tra quell’aroma e la parte più sensibile della persona. Non è la mente a scegliere l’essenza, è la nostra guida interiore che ci invita a orientarci verso un tipo di energia vibratoria anziché un’altra, quella che in quel momento è più utile al nostro essere nella sua totalità.
Questo significa parlare con le piante, percepire il loro messaggio e accettare di farlo entrare dentro di noi, con fiducia, con umiltà, riconoscendo che abbiamo bisogno di ciò che da sempre abbiamo a disposizione, l’aiuto della Natura.
Senza questo contatto siamo infelici come bimbi abbandonati e ricerchiamo sicurezze materiali per sfuggire a quel senso di smarrimento che solo la connessione con il mondo natura-le può restituirci poichè è la Terra la nostra vera Madre.
Le acque aromatiche sono poco conosciute ed è necessario spiegare quale è il modo migliore per accostarsi ad esse: è molto semplice, basta solo ascoltarsi quel tanto che è necessario per permettere agli aromi di penetrare all’interno di noi superando le barriere della mente razionale.
Come fare questo? Basta chiudere gli occhi mentre si respira.
Con questo gesto semplice allontaniamo per qualche secondo il rumore, la confusione, gli stimoli che arrivano dall’esterno e lasciamo che l’essenza scivoli e raggiunga lo spazio silenzioso dove regna il nostro sapere interiore.
E’ possibile così sentire le tensioni allentarsi e come per magia essere invasi da una nuova emozione, da una sensazione che arriva chissà da dove ma che in un attimo trasforma il nostro stato d’animo.
Succede così quando l’energia racchiusa in quell’acqua profumata entra in empatia e risuona dentro di noi con la stessa forza di un’altra acqua che invece immediatamente ci porta a dire : “ Questa non fa per me”.
Ognuno è a conoscenza di ciò che gli necessita perchè ognuno è Maestro di sè stesso e il segreto è quello di fermarsi e ascoltarsi.
Io e le mie acque facciamo da tramite affinchè questo dialogo personale possa avvenire e questo genera uno scambio positivo che alimenta un processo di crescita e di evoluzione collettivo e reciproco.
Quando lavoro fuori e guardo il cielo, gli uccelli che curiosi mi spiano dai rami degli alberi, mi sento bene e ringrazio il vento che mi rinfresca e il sole che nutre e rende cariche di olio le erbe.
Allo stesso modo mi sento bene quando sono con il mio gazebo a un mercatino e delle ragazze si avvicinano e “provano” le acque e mi chiedono come le ho fatte, a cosa servono.
La bellezza è unire la parte solitaria di quando coltivo, raccolgo ed estraggo, con la parte comunicativa e di relazione di quando vendo e presento i prodotti finiti allineati sul banchetto, con le loro etichette colorate, con dentro la loro forza di guarigione disponibile per tutti.
Il periodo di Natale ha fatto sì che le acque siano state offerte come dono a parenti e amici e spero che coloro che le hanno utilizzate siano rimasti soddisfatti e decidano, con il risveglio della primavera di venire a visitare l’azienda abbinando una gradevole passeggiata ad un momento di conoscenza diretta con me e le erbe.
L’anno nuovo porta nuovi stimoli e tante idee cercano la strada per concretizzarsi, ho fiducia che sarà così.
Si costruisce poco da soli, occorre collaborare, trovare persone affini e lavorare insieme per un benessere che possa veramente dare una spinta positiva a questo processo di trasformazione che coinvolge tutta l’umanità.
L’azienda agricola “ I segreti delle erbe” quest’anno si propone di intensificare la produzione lavanda, di preparare un nuovo terreno per la semina della calendula e di piantare rose damascene.
In estate sarà uno spettacolo di colori, di profumi, di farfalle e di insetti ronzanti a rallegrare la vista e questo conforterà il cuore nella certezza che la strada giusta è quella dell’armonia che offre la Natura.
Vi aspetto e vi ringrazio fin da ora per il sostegno e la comprensione e vi lascio con questa frase tratta da una canzone del popolo Lakota:
Venimos todos de la Tierra y a ella volvemos como una gota de agua fluyendo hacia la mar. |
Veniamo tutti dalla terra e a lei torniamo come una goccia di acqua fluendo verso il mare. |
17 Giugno 2015 @ 09:12
Ciao Antonella, ci siamo incontrate per la prima volta al Naturbiofestival di Arese ed ho ascoltato con profondo interesse le tue parole quando durante la conferenza parlavi degli idrolati.
Ne sono rimasta affascinata, perchè è davvero raro ascoltare qualcuno che ne parli in modo così accurato e “sentito”. Pochi conoscono in modo così intenso e profondo le loro qualità ma soprattutto, poco vengono capiti ed utilizzati. Sono convinta che il nostro incontro non sia stato un caso e soprattutto spero che sia stato l’inizio di una conoscenza che durerà nel tempo. Un abbraccio. Anna
17 Giugno 2015 @ 09:14
Perdonami ti ho chiamata Antonella, a volte si pensa una cosa e se ne scrive un altra, ciao Rosella! Un abbraccio!