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Questione di scelta

La terra si muove e scivola spinta dall’acqua, la terra trema, cenere e fuoco salgono verso il cielo e ricadono giù coprendo ogni cosa. Il nostro Paese è in ginocchio, cade a pezzi e si sgretola: le case crollano, i campi producono veleni, i fiumi escono dagli argini, ovunque intolleranza, rabbia e paura.

Gli uomini perseguono obiettivi irreali e irrazionali generati da schemi mentali basati sulla divisione.

Un bambino con carta e penna si inventa un disegno, un adulto invece traccia linee che diventano confini.

E quei confini,  scatenano guerre ed odio perché la terra non va divisa.

La terra è nutrimento e insieme all’acqua e all’aria non appartiene ad un uomo o ad un popolo, appartiene a tutti e tutti dovrebbero prendersene cura.

Una  specie animale incapace di interagire con il proprio ambiente è destinata a sparire mentre la vita è destinata a continuare perché ciò è insito nella natura.

La terra è viva e si muove ma la percezione comune è quella di camminare su qualcosa di inanimato su cui è permesso fare qualunque cosa: costruire strade e case, seppellire immondizia, riversare quintali di cemento, scavare gallerie, stoccare rifiuti pericolosi e radioattivi.

La visione omocentrica unita la culto dell’individuo ha creato una società malata e la terra ci sta dicendo di cambiare rotta, ci sta insegnando che dobbiamo agire in termini creativi e non distruttivi, agire in modo collettivo senza separazioni.

La terra si muove affinché anche il nostro pensiero e il nostro modus vivendi possano orientarsi verso una nuova direzione basata sulla reciprocità e sul rispetto di ogni creatura vivente, terra compresa.

C’è tantissima strada da fare e poco tempo. Deve nascere e presto una coscienza comune.

Il nostro piccolo Paese altro non è che l’immagine di un processo involutivo globale che sta arrivando al collasso.

La terra si muove perché è Madre e cerca di portare i suoi figli testardi sulla giusta via.

Il dolore, la sofferenza, le malattie sono solo nostri errori ed è nostra, solo nostra la scelta di guarire.

I tempi dell’uomo sono brevi mentre i tempi della terra sono cicli lunghissimi e tra i due malati la terra ha più possibilità di ritrovare la salute.

E’ tempo di iniziare ad amare il mondo e di amarci non come persone ma come collettività ed è tempo di trattare la terra come una regina da onorare e non come una schiava da assoggettare.

2 Responses

  1. Ciao Rosella, qualcosa sta cambiando in questo bellissimo paese di nome Italia. Forse i tempi non saranno così rapidi per raggiungere quella famosa massa critica di cui si parla, e forse non si farà in tempo per evitare altri danni … ma sono convinto che qualcosa si sta mettendo in moto …
    Un abbraccio da Bologna e complimenti per il lavoro che stai facendo, leggo sempre molto volentieri le tue mail
    Gualberto
    PS ricordi? quello di Naturacrea.

  2. E’ meraviglioso e terribile quello che riassumi qua, in poche righe. Lucido e bellissimo. Attiene completamente alle mie emozioni e ai miei desideri. La terra mi parla e mi sento amata dalla Madre. Non so ancora restituire la sua energia, cerco i mezzi per essere cre-attiva e so che li troverò. Grazie dell’aiuto.
    Antonella

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